Il viaggio era stato lungo e funestato dal mal tempo, il freddo era giunto improvviso e la semplice carrozza con la quale Angelica era partita da Genova offriva un riparo appena sufficiente.
Avvolta nel mantello foderato di pelliccia, il Doge sussultò quando la carrozza si fermò. Si stava appisolando e non si accorse di essere arrivata a Milano. Scostò la tendina di velluto e guardò l'imponenza del Castel Sforzesco.
Nuntioo, l'assistente, smise di russare quando il Doge diede un leggero colpo di tosse. Imbarazzato si ricompose e ad un gesto della sua Signora scese dalla carrozza e si avvicinò al portone.
- Buona sera, annuncio l'arrivo della mia Signora, Sua Grazia Angelica Lavinia Stella Della Rovere, Doge della Superba Repubblica di Genova, Viscontessa di Dego e Cavaliere di Merito. Il suo arrivo è atteso da Sua Grazia la Duchessa di Milano.