Il viaggio lungo e faticoso si fece sentire, ma la vista della sua cara vecchia Milano lo rincuorò, tanto più al pensiero di esserci tornato in veste ufficiale di un regno lontanto dopo essere partito come un umile contadino. Il cavallo passeggia adagio accanto al monastero di S.Ambrogio dove un mercato impazza con le sue numerose voci.
Una donna si avvicina al cavaliere, in mano un tozzo di pane nero, il sorriso della donna quasi senza denti era una stretta al cuore per l'uomo non troppo elegante, ma che nella folla si notava "Un tozzo di pane, buon uomo" chiese l'anziana donna e i pensieri di lui tornarono alla crisi di produzione dei campi che ha lasciato molti contadini con il grano nei magazzini a marcire mentre tende alla donna una pagnotta di pane bianco e le porge un paio di ducati.
Andate donna, mangiate di questo pane di una terra lontana, al di là del mare
Da S.Ambrogio sa che il castello non è lontano ma tuttavia ha fretta di raggiungere il posto di guardia con la luce del Sole, in questi giorni di inverno in cui le tenebre e il freddo pungente arrivano prima.
Giunto alla saracinesca dinnanzi al ponte levatoio, le efficienti guardie di palazzo indagano la figura dell'uomo, non troppo raffinata per apparire un nobile, non troppo trasanandata per apparire un viandante qualunque e poi c'era sempre il cavallo.
"Vengo per conto della Duchessa del Laighean, Bella McAle, a proporre un'ambasciata e a portare i Nostri omaggi alla Vostra signoria, Principessa Polimnia di Borbone"