Arrivo di Radace al castello

Rodolfo era infine giunto al castello sforzesco. Era vestito con un abito elegante dai colori scuri, con una pelliccia che gli copriva le spalle e parte del collo, calante giù sulla schiena fino a circa metà. Aveva fatto bene a coprirsi così, il freddo che percepiva era sufficientemente pungente per farlo cascare malato, oltre che maggiore rispetto a quello cui solito era abituato. Osservò l'ingresso e la sua imponenza e lo stile che lo caratterizzavano gli piacquero sin da subito, non si aspettava niente di meno da una sede di tale importanza e prestigioso. Di ottimo umore per queste buone sensazioni iniziali, si fece avanti e introdusse la sua persona alle guardie presenti, portando in mano l'autorizzazione.

- Buon giorno a voi, guardie di palazzo. Sono Rodolfo Aiace della Groana, ambasciatore per la sede senese nominato da sua magnificenza il gran ciambellano Luna Mya Rinaldi. Ho con me la nomina firmata dalla marchesa in persona.

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Ettore era stato chiamato dal suo paggio per l'arrivo al castello dell'ambasciatore per i territori senesi, corse per preparare un salottino adatto e poi si precipitò ad accoglierlo

Benvenuto Eccellenza io sono Ettore Leandro de Wignocount e sono il cancelliere dello sforzesco venite accomodatevi dentro che fuori fa freddo, posso offrirvi del porto oppure un brandy o un thé caldo?, venite seguitemi mentre mandiamo a chiamare il Gran Ciambellano.

Rodolfo si era messo brevemente a chiacchierare con le guardie dell'ingresso ma queste non erano state molto loquaci nei suoi confronti; capiva bene il ruolo che ricoprivano all'interno della gerarchia di palazzo e un loro errore, causato anche in buona fede, poteva rivelarsi fatale. Questo motivo, oltre al buon senso, lo spinse a interrompere i suoi propositi nei loro confronti.

Proprio in quel mentre si presentò a lui il cancelliere, introducendo la sua persona e invitandolo a seguirlo.

- Oh, cancelliere! Bentrovato! Vi ringrazio per la vostra accoglienza, sono molto lieto di conoscervi personalmente.

Si apprestò a seguirlo mentre rimuginava su quale bevanda scegliere tra quelle proposte dall'uomo.

- Avevo previsto un gelo simile ma non le opzioni delle bevande.

Sorrise all'indirizzo del cancelliere e si accodò a lui, curioso di vedere la parte interna dell'immenso castello che gli si parava di fronte.

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In realtà c'è anche un piccolo rinfresco con delle cosine da mangiare sia specialità milanesi che senesi volete un esempio anche di questo?
a questo proposito queste sono le chiavi del vostro uffcio ditemi avete scelto la bevanda intanto?

Rodolfo capì qualcosa dalle parole del cancelliere.

- Pietanze milanesi per mantenere salda la fedeltà alla Patria citata nel giuramento e senesi per aiutare ad ambientarsi il prima possibile con la cultura con cui andrò a interagire? Apprezzo questo tipo di introduzione, devo ammetterlo.

Fece una breve pausa e immediatamente batté una volta la base del bastone da passeggio per terra, sorridendo.

- Scelgo il tè caldo, credo sia ideale per iniziare.

Così dicendo Rodolfo inchinò leggermente il capo a mo' di ringraziamento per il cancelliere per avergli portato da subito le chiavi del suo ufficio. Porse la mano per accettarle, appena avesse incontrato il gran ciambellano si sarebbe subito recato nel suo nuovo ufficio.

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