Sguercio Sforza tornava dopo anni nel vecchio castello sforzesco.
Il padre ormai defunto gli aveva narrato della magnificenza di quei saloni, quando era stato nominato ambasciatore dal Ciambellano messer Arlecchino.
Adesso si sentiva emozionato a varcare quella soglia, e sperava di incontrare anche altre persone conosciute.
Un viso noto gli apparve all'improvviso mentre vagava nei corridoi : era messer Xunzul, concittadino comasco.
Così si trattenne con lui a discorrere della propria città e della candidatura che aveva presentato nell'ufficio del cancelliere.