Arrivo dei nobili milanesi

Eccellenze tutte, è per me un grande onore accogliervi in questo Castello.

I valletti sono già stati avvertiti e ad ogni nuovo arrivo ci sarà qualcuno pronto ad accogliervi e accompagnarvi nei vostri alloggi.

Vi auguro una buona permanenza e per qualsiasi necessità, non esitate a chiedere.

William arrivò al castello dopo tanto tempo, l'ultima volta era passato quando era Consigliere Ducale.

appena entrò dal portone un messo venne incontro per prendergli il cavallo, per portarlo alle scuderie del castello

"Trattatemelo bene, è un ricordo di Famiglia" esclamò a voce rauca

una dolce inserviente lo accompagnò nella stanza, c'era solo il gran ciambellano

"oh mamma se è ingrassato " pensò tra sè e sè , e poi disse

" Eleinad che piacere vederti...mi mancavi sai... ho letto l'annuncio in piazza e allora avendo un po' di tempo libero sono venuto a prendere il posto che mi spetta"

e si diresse verso il suo amico ciccione sorridendo

Salute Gran Ciambellano... son queste le porte che m idovrebbero condure alla Sala dei Nobili ?

Eccomi! Tancredi si presentò al suo amico e compagno d'armi, ora in veste di Ciambellano.
Con l'armatura sembri più grande e cattivo sai? scherzò dandogli una pacca sulla spalla perdona il ritardo ma ho avuto parecchie cose da fare in questi giorni. Se hai tempo ti chiedo per favore di indicarmi la via per la Camera dei Nobili.

Relitha arrivò al Castello, vi era stata da poco per il giuramento dei Nobili alla Duchessa. Scese dalla carrozza aiutata da un servitore e si diresse verso la sala principale del Castello.Vide il Ciambellano e si diresse verso di lui togliendosi il mantello.
"Gran Ciambellano, ossequi, sono arrivata appena ho avuto tempo, potreste indicarmi la Camera dei Nobili?"

Castello Sforzesco, Milano

Dalla carrozza un viso nascosto dalla leggera tendina color avorio spuntava appena, curioso e malinconico.

Nulla era cambiato, stessi profumi, stessi medesimi paesaggi, a Maria Costanza sembrava quasi di non essersene mai andata, quella era la sua terra ed il cuore nonostante tutto abitava ancora lì.

La corte interna al Castello l'accolse come tante volte aveva fatto negli anni precedenti, suntuosa ed elegante, tra paggi in livrea e personaggi di spicco compagnoni e sorridenti tra loro.

Per l'occasione si era fatta commissionare un abito adatto, di un verde salvia intrecciato in ricami dorati, il bustino alla moda fiorentina le aderiva stretto in vita e le gonne vaporose si aprivano ai lati con un leggero strascico quasi a formare una corolla.

Passeggiava lenta, posando gli occhi su ogni quadro e marmo scolpito, respirava piano quei profumi che tanto le mancavano ma che non aveva mai dimenticato davvero, solo il frusciare del vestito ad ogni passo la fece tornare con la mente al presente.

Un uomo le si avvicinò riconoscendola, l'aveva seguita anni prima durante un viaggio diplomatico e parve felice di rivederla.

- Baronessa i miei omaggi, sono lieto di vedervi.. eravate partita in fretta e furia senza dare il tempo a nessuno di salutarvi... siete sempre bellissima -

- Giovanni voi siete un uomo galante e terribilmente adulatore ma apprezzo la vostra cortesia, anche per me è un piacere rivedervi.. - mormorò sincera, - la Contessa Relitha, Araldo Territoriale, mi ha informata dell'apertura di una camera dei nobili milanese e si è prodigata ad invitarmi avendo io stessa un feudo in questa terra, potreste per cortesia annunciarmi al Ciambellano? -

Sorrise mentre l'uomo, dopo un breve inchino, si accomiatò lasciandola sola, tra poco avrebbe ripreso in mano le redini di ciò che aveva lasciato per troppo tempo.

dopo un breve viaggio giunse all'ingresso del castello sforzesco, affidato alla sapienti cure degli stallieri il suo cavallo si fece accompagnare nella sala delle Asse, così come detto dall'invito.

una volta giuntovi vide il gran ciambellano:

"Gran ciambellano vi vedo in ottima forma non c'è che dire! potreste gentilmente farmi accompagnare presso la sala dei Nobili?"

"Saluti a tutti", disse Pierluigi, "mi hanno detto che ci sarebbe una camera per i nobili e sono venuto a vederla, anche se sono di solito allergico a queste cose".

Era notte fonda quando Nikolas de Curtis arrivava al Castello Sforzesco,
era lì per il giuramento Ducale e in attesa di essere chiamato decise dare una occhiata alla Camera dei Nobili.
Era stato invitato qualche giorno prima ed era molto curioso, ma impegni vari avevano ritardato il suo arrivo.

All'ingresso riconobbe Eleinad, il ciambellano.
'Salve Ciambellano, potreste accompagnarmi alla Camera dei Nobili?
Era ora che qualcuno pensasse anche a noi Nobili annoiati!
Finalmente un luogo dove potremo dedicarci a vizi e piaceri lontani da occhi indiscreti!'