Riccardo aveva viaggiato senza sosta, di nuovo si trovava davanti al castello di Milano, chiese alle guardie di poter entrare per recarsi nei propri uffici ma queste gli sbarrarono in passaggio.
"sono il gran ciambellano del regno duosiciliano, il mio ufficio c'è già, mi sono recato qui in passato, chiedete alle vostre autorità, ma fate in fretta, ho un comunicato urgente da consegnare personalmente"
Non era solito alzare la voce o far valere il proprio ruolo in questi termini ma quelle guardie non sembravano proprio riconoscerlo e lui invece aveva molta fretta di parlare con le autorità milanesi.