Arrivo del Gran Ciambellano fiorentino

Dopo aver pernottato l'ultima notte nella piccola Rho alle porte della grande Milano, Salvestro giunse a Castello Sforzesco, venne ricevuto dalle guardie e si presento':

"Buongiorno a voi, sono Salvestro de Medici, Barone di Castiglion Fibocchi, qui in occasione della mia nomina a GranCiambellano della Repubblica fiorentina.
Volete cortesemente annunciarvi alle Eccellenze Vostre?"

Congedo' la sua scorta e rimase in attesa di risposta.

Stava correndo qua e là per il Castello a sbrigare un po' di lavoro arretrato, quando Valerio si accorse che in Sala delle Asse una persona, scortata da persone con la familiare uniforme fiorentina, era appena giunta.

"Buongiorno a voi, sono Salvestro de Medici, Barone di Castiglion Fibocchi, qui in occasione della mia nomina a GranCiambellano della Repubblica fiorentina.
Volete cortesemente annunciarvi alle Eccellenze Vostre?"

Valerio si avvicinò discretamente e rispose: "Eccomi qui, eccellenza! Permettetemi di presentarmi: sono Valerio Gabriele Borromeo, Gran Ciambellano del Ducato di Milano. La Vostra Signora, che Vi ha preceduto di qualche giorno, mi aveva annunciato il Vostro arrivo! Permettetemi dunque di scortarVi presso le vostre stanze, in modo da bere un bicchiere di vino e riposarci prima di tornare ciascuno alle proprie incombenze."

Tancredis aveva cavalcato tutto ill giorno, Ormai il sole stava tramontando alll'orizzonte.
Da Piombino a Milano, la distanza era notevole, spronando il suo cavallo per non giungere, a tarda notte.
dopo essersi fermato nelle locande fuori citta', e gustato piatti tipici del luogo, riprese il viaggio.

Era sera, Tancredis si presento' al Castello Sforzesco:
"Buona Sera, sono Tancredis di Biancamano Warlords, nuovo Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze.
In sostituzione di Celt, divenuto nostro Principe in Firenze.

Disse alla Guardia del Castello.

Volete avvertire del mio Arrivo?

La Guardia ascoltò Tancredis, fece un cenno con la mano di aspettare.........

Paolo Federico fece segno alle guardie di far passare sua eccellenza il Gran Ciambellano fiorentino.
Lo accolse nel salone principale, illuminato da grandissi e finissimi candelabri

Buona sera vostra eccellenza, sono Paolo Federico del Grillo, Gran Ciambellano del Ducato di Milano.
Mi dovete scusare per l'attesa ma sono stato appena nominato e devo ancora prendere confidenza con le nuove incombenze.
Ma seguitemi pure, vi porterò al vostro ufficio dove potremo parlare in tutta tranquillità.

E proseguì per i lunghi corridoi del castello mostrano al Gran Ciambellano l'ufficio dell'ambasciata.

Questo è il vostro ufficio.

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