La carrozza aveva macinato diverse miglia per raggiungere il Castello Sforzesco da quel di Siena, ma alla fine era arrivata alla sua destinazione.
Il mezzo fu fermato davanti all'ingresso e subito il lacchè si apprestò ad aprire lo sportello per fare uscire i passeggeri.
La prima ad uscire fu una donna, che borbattava, senza malcelarlo il suo disappunto per il ritardo con il quale si presentavano.
Dietro di lei scese un uomo che non era chiaro se stava ignorando o semplicemente ci era abituato al comportamento tenuto dalla compagna di viaggio.
All'ingresso, senza perdere ulteriormente tempo, si presentò al primo paggio che venne loro incontro.
Sono la Contessa Eriti Velia Malipiero Giustiniani Longo di Soliera, Gran Ciambellano di Siena, accompagnata dal Visconte Diego d'Este di Montefollonico, conosciuto come Stettino.
Siamo qui giunti dietro l'invito di Milano di partecipare al tavolo da voi indetto.
Avvisate chi di dovere dell'arrivo quindi della delegazione senese.
Il paggio si inchinò e corse via all'interno del palazzo, lasciando i due nobili ad attendere.