Gran Ballo d'Inverno

La prima serata era finita e Magic si svegliò tardi, quella mattina. Fuori l'aria era fredda e non aveva nessuna intenzione di alzarsi. Ieri sera gli ospiti erano stanchi dal viaggio, pensò, ma sicuramente nei prossimi giorni la festa si animerà anche grazie ai giochi che verrano organizzati... La Principessa era bellissima, ha lasciato tutti a bocca aperta! Mise un altro legno sul fuoco e prese un libro, la giornata sarebbe trascorsa molto tranquillamente...forse.

Ardelon rientro' nelle sue stanze con Argo e gli disse "stasera sei stato veramente bravissimo, così silenzioso che nessuno ci ha notati . aspettiamo i prossimi giorni hai visto com'era bella Magic stasera? e Maestra Maril?si lo so sei stato ccolpito in particolar modo dalla Principessa e dal Gran Ciambellano!!"


vedendo Argo che scodinzolava preparò la sua solita ciotola di birra ed a bassa voce disse se "se solo Pry fosse con me...."

Magic si stava preparando alla seconda sera di festività, era la vigilia di Natale e non sapeva perchè le metteva sempre un po' di tristezza... dai su, c'è la festa! preparati e torna nella sala, che saranno già arrivati tutti, si disse... Si guardò un'ultima volta allo specchio, fece un giro su se stessa e uscì.

Arrivata nel grande salone, vide che altri ospiti erano arrivati, un cavaliere alquanto misterioso era appoggiato alla colonna d'ingresso, non sapeva chi fosse. Buonasera, messere, se credete potete lasciare il vostro mantello a Paolino, siete tutto bagnato.

Voltandosi vide Umberto, Questo è un furbo, pensò, guarda guarda come si è tirato a lucido...aspetta che vado a farmi offrire da bere! e si avvicinò al suo bel cavaliere...

La seconda giornata di festa è ormai iniziata. Don Giuseppe dopo essersi riposato è pronto per la festa. Ecco quindi scendere le scale del castello, quindi salutare gli invitati e la Principessa.

Grazie di avermi ricevuto sua maestà. Sono lieto di fare la sua conoscenza. Posso offrirle da bere?

sglower allo scoccare della mezzanotte si accorse che era già giunto il santo Natale,quindi si alzò richiamò l'attenzione dando un colpo al bicchiere con un cucchiaio e augurò a tutti i più grandi auguri di buon Natale

Sglower all'arrivo della bellissima da ma si alzò e si presento dicendo:"piacere sono sglower d'Asburgo D'argovia ed è per me un piacere conoscervi."Poi sglower senza esitare le presento la sua compagna miushika01 che era in piedi difianco ad esso.

Non arrivò a bordo di un’elegante carrozza trainata da cavalli bianchi e condotta da un cocchiere impettito.
Sbucò a piedi, a passo veloce, dal dosso che conduceva d’innanzi al grande cancello di Palazzo Sforza.
L'ampio mantello scarlatto sfiorava il selciato che attraversava in tutta la sua lunghezza il meraviglioso giardino delimitato dalle siepi ben curate, costellato da fontane e statue finemente addobbate, da laghetti e da alcune imponenti palme

Attraversando quegli stessi luoghi nella bella stagione avrebbe potuto ammirare anche cigni, fenicotteri rosa e uccelli esotici dal piumaggio colorato.

Molti degli ospiti erano già arrivati e le grandi carrozze nere erano disposte ordinatamente nel cortile sotto il vigile sguardo di zelanti custodi e da rigidi attendenti di palazzo, gente dallo sguardo severo, vestita tutta allo stesso modo.

Superò l’usciere, un ometto tarchiato e dagli occhi torvi, imbacuccato da una folta parrucca grigia e ammirò l’ampio salone ben illuminato e i ricchi tavoli imbanditi che straripavano di vini pregiati e delle migliori pietanze.

Gentiluomini e dame vestiti molto più elegantemente di lui erano impegnati a conversare, radunati in piccoli gruppi
Riconobbe tra i tanti Maril e Wuendalina, due sue concittadine che aveva visto nascere (eh si, cominciava ad avere una certa età) e che avevano fatto una brillante carriera politica arrivando ai piani alti del Ducato.

Procedendo a zig zag tra la folla ebbe modo di raggiungerle senza essere visto e le colse di sorpresa interrompendo poco garbatamente la loro serrata discussione
“Buona sera belle Dame. Vi trovo più splendide del solito"
Accompagnò alle parole un mezzo inchino.
“Scusate il ritardo ma ho sbagliato strada vagando per un giorno intero in mezzo al nulla.
Complimenti, avete organizzato tutto magnificamente”
Mi permetterei però di suggerire all’esercito di controllare con più accuratezza le strade del circondario.
Venendo qui mi sono imbattuto in due ubriaconi molesti e puzzolenti che procedevano verso il Castello.
Si reggevano a malapena borbottando sproloqui e osceni ritornelli.
Dopo averli legati e imbavagliati li ho costretti a rivelarmi il loro nome.
Pare si chiamino Akuma e Nandus”

Poi osservando che un velo di costernazione era calato sul viso delle due ragazze, decise di interrompere lo scherzo
Ihihihihihihi Vi è piaciuta la mia battuta?

“Scusate il ritardo ma ho sbagliato strada vagando per un giorno intero in mezzo al nulla.
Complimenti, avete organizzato tutto magnificamente”
Mi permetterei però di suggerire all’esercito di controllare con più accuratezza le strade del circondario.
Venendo qui mi sono imbattuto in due ubriaconi molesti e puzzolenti che procedevano verso il Castello.
Si reggevano a malapena borbottando sproloqui e osceni ritornelli.
Dopo averli legati e imbavagliati li ho costretti a rivelarmi il loro nome.
Pare si chiamino Akuma e Nandus”


Maril si voltò a vedere chi parlava con tale irriverenza
e si accorse che era quel burlone di Kraj


Caro amico, mi raccomando non spaventate gli ospiti con i vostri racconti di spiriti e vampiri, godetevi la festa e iscrivetevi alla sfilata dell'eleganza, avete un magnifico mantello.

Scesi dalla loro carrozza il Barone di Voghera Romualdo Asburgo d'Argovia, Sceriffo del Ducato di Milano e la sua consorte si precipitarono in direzione del salone delle feste lui con l'alta uniforme dei Dragoni Ducali e lei con uno splendido abito di broccato di seta rosso, salutando i vari inviatati incontrati lungo i vari corridoi del castello, finalmente giunti al castello videro uno spettacolo fiabesco tanti amici e tantissimi ospiti che per questa occasione conversavano allegramente dimenticando tutte le varie beghe dovute alla mancanza di pioggia e della neve eccessiva, al centro del salone stava la principessa di Milano contornata da vari ambasciatori così si fece annunciare dall'araldo del castello il quale dopo aver colpito il pavimento con un pesante bastone intarsiato disse :
Madame e Messeri il Barone di Voghera Don Romualdo Asburgo d'Argovia Vicerettore e Sceriffo del ducato di Milano, Gran Maestro Dell'ordine cavalleresco dei Cavalieri dei Dragoni e Diacono di Alessandria con sua moglie Madam Eva Asburgo d'Argovia

Romualdo e sua Moglie dopo aver fatto un inchino agli invitati si diressero in direzione della principessa dove Romualdo andò a presentare sua moglie alla principessa ed ai vari ambasciatori stranieri:
Illustrissimi Ambasciatori , Principessa permette che vi presenti mia moglie Madam Eva detto questo prese per mano la sua consorte e la fece avvicinare al centro della sala , dopo varie strette di mano e vari saluti Romualdo invitò Eva a prendere parte al ballo.
Cosi i due iniziarono a ballare, al ritmo della musica e dei propri cuori.

Magic si allontanò dagli altri ambasciatori per andare a salutare Romualdo e la sua dama. Romualdo, disse, che piacere vedervi, caro amico, sono contenta che siate riuscito a liberarvi dai vosri mille impegni.

Dama Eva, è un piacere, sono Magic Ragnarson Epelfing, ambasciatrice del ducato e sono molto lieta che abbiate accettato l'invito alla nostra bella festa...

Ardelon andò a salutare la sua amica Magic che ,liberatasi dalla pressione di Umberto, stava salutando i nuovi arrivati e nel salutare la sua amica fece un inchino e disse

Porgo i miei omaggi alle dame ed ai messeri giunti quest'oggi, permettetemi di presentarmi.
Sono Aulo Sinclair d'Eril ambasciatore del Ducato e questo è il mio fedele compagno Argo.

Ardelon sorrise nel vedere il suo cucciolo che accennava un inchino

Timidamente e in punta di piedi si avvicina al castello Lady Dolinda, chiedendosi cosa andranno a fare mai tutte quelle persone al Castello ?
Mentre si avvicina incontra Marfisa in abito da sera e le chiede cosa stia succedendo...
Marfisa le dice che questa sera si terrà un bellissimo ballo al castello e che il suo amico Ardelon l' ha gentilmemte invitata.
Cosa? C'è una festa al castello ?
Non sapevo nulla ...
marf ha già un'accompagnatore ...io no ...
cmq sono curiosa e voglio festeggiare.
Marfisa, visto il desiderio della sua amica, invita Dolinda a partecipare al ballo e così le due dame entrano nel grande salone delle feste.

Quella sera Don Giuseppe avendo offerto da bere alla Principessa e a diverse Dame, bellissime nei loro abiti serali, fu rallegrato di aver partecipato a una cosi bella festa...

Scusate Dame se sono timido.. Ma sono felice di essere qui con voi. Spero di ricambiare la vostra ospitalità in futuro..
Vogliamo ballare?

…… intraprendemmo il viaggio verso il castello, la tensione era alta, il timore che durante il tragitto che da Como portava a Milano potesse accade qualcosa di spiacevole a Polimnia, mi invadeva. Alla visione del castello che appariva a meno di mezzo miglio, mi rassicurò, e inoltre anche il fatto che durante il viaggio incontrammo diverse pattuglie ben dislocate da Tancredi che davano una rassicurante garanzia che nulla potesse accadere, anche se in questi casi, la prudenza non era mai abbastanza. Avevo la responsabilità di accompagnare la mia nipotina Polimnia al palazzo senza che nulla di preoccupante le accadesse.

Precedevo la carrozza che per l’occasione Masaniello mise a disposizione per Polimnia. Appena giunti al palazzo, scesi da cavallo e lo affidai allo stalliere, offrii il mio braccio destro alla Duchessa, un leggero inchino e un accenno ad un sorriso, ci incamminammo verso l’ ingresso del maestoso castello.

Un folto numero di Cavalieri e Dame si aggiravano già per i lunghi corridoi e le sale, non riuscivo a nascondere la forte emozione che mi pervadeva, per me era una delle mie prime apparizioni o forse l’unica ad una festa mondana, dove le alte cariche politiche, militari e della cultura, presenziavano.
Appena fatti pochi passi all’interno della sala d’ingresso, Polimnia venne circondata da Dame che le vennero incontro per abbracciarla, e per anticiparle chi era presente al gran ballo, le feci un sorriso e mi allontanai, lasciando Polimnia ai discorsi e bisbigli che le giovani Dame manifestavano.

slgower ,mentre danzava con miushika,intravide l'amico e parente romualdo;anch'esso lo intravise e sglower gli fece un cenno con il capo per salutarlo.

….. approfittai in quella occasione, e chiamai il cocchiere, perché portasse il dono che avevo con tanta cura creato, affinché lo consegnasse ad un maggiordomo, per poi successivamente esporlo in una delle bellissime sale del palazzo. Rappresentava la Vergine Madre, del Profeta Aristotele consolata da Maddalena.

Mentre mi incamminavo nei lunghi corridoi, per visitare le sale aperte, incontrai con mia gioia, il caro parente Tancredi, lo abbracciai e mi complimentai con lui, per il folto schieramento di uomini che durante il nostro viaggio incontrammo, per l’incolumità della Duchessa Polimnia. Poco dopo lo salutai con la promessa che ci saremo rivisti durante la serata.
Stavo cercando un luogo dove potermi appartare , togliermi gli stivali e la divisa e poter riposare qualche ora .....