Arrivo del Doge di Genova

L'arrivo dell'estate era ormai alle porte, le giornate si facevano più afose, e il caldo nella pianura padana era ancora più opprimente.

La brezza marina del porto di Genova era stata lasciata alle spalle già da parecchio tempo, e la carrozza scortata dai Grifoni, procedeva a passo svelto tirata da 4 possenti cavalli.

Il doge scostò la tenda e vide non molto distante la città di milano, la maestosa cattedrale in costruzione di cui aveva sentito tanto parlare.

Arrivati davanti all'ingresso anteriore, la carrozza si fermò, e il governante genovese scese. Le guardie si irrigidirono e si misero sull'attenti.

Uno dei grifoni, mandato in precedenza ad avvisare l'arrivo del principe, si avvicinò e dopo aver chinato il capo, si avvicinò all'orecchio del sovrano, si chinò di nuovo e si allontanò.

Il doge sollevò la testa e guardò l'alta torre davanti a lui, finchè un brusio di voci concitate non lo riportò alla realtà

Valerio gironzolava nervosamente nell'atrio del Castello. L'arrivo dei tribuni da tutto il ducato aveva movimentato parecchio la giornata, e doveva impartire ordini e indicazioni a destra e a manca: la duchessa e il gran ciambellano erano infatti presi da compiti ben più urgenti, quindi nonostante fossero i suoi primi giorni da cancelliere doveva darsi da fare fin da subito.
Vide con la coda dell'occhio un militare avvicinarglisi: l'uniforme non gli era nuova, ne aveva già viste a La Spezia, in un passato non troppo lontano. Subito gli andò incontro, chiedendogli quale fosse il motivo della sua presenza. Ricevuta risposta subito ordinò a Baldassarre, il suo assistente, di preparare un'accoglienza degna del prestigioso ospite, mentre lui seguì il soldato alla carrozza. Dopo pochi istanti vide spalancarsi la tenda della carrozza, da cui smontò il Doge.

"Siate benvenuto al Castello Sforzesco di Milano, eccellenza. Spero abbiate fatto un buon viaggio, nonostante la calura di questi giorni.
Permetteremi di presentarmi: sono Valerio Gabriele Borromeo, da alcuni giorni Cancelliere del castello. Purtroppo sia la Duchessa sia il Gran Ciambellano sono momentaneamente occupati. Permettetemi quindi di accompagnarVi alle stanze a Voi riservate, dove potrete rifocillarVi e attendere l'arrivo della Duchessa o del Gran Ciambellano."

Numero di messaggi : 1044 Data d'iscrizione : 09.09.08

Maril attese che il Doge venisse ricevuto dal Cancelliere poi quando li vide avviarsi verso le stanze degli ospiti fece un passo avanti per salutarlo.

Altezza...

Il Doge si voltò e la riconobbe.

Dobbiamo aver praticamente viaggiato a poche miglia di distanza, volevo solo darVi il mio saluto.

Ho respirato un po d'aria tesa nella Vostra terra

ma Vi incoraggio a portare avanti il Vostro lavoro con la derminazioni che non vi manca.

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