Il Duca di Modena bussa ai portini del Castello

Finalmente era riuscito a trovare la strada che lo portava nello sfavillante Castello Sforzesco.

Grazie al fido fiasco di "Arditino" non aveva nemmeno patito il freddo nel tragitto in carrozza.

Era giunto davanti al portone e fece scendere la donzella che lo accompagnava per presentarlo.

"Audite Audite, Nostra Grazia Claudio di le Ardite genti XXVII DUCA DI MODENA giunge per conoscervi."

Una voce squillante, per fortuna che la faceva parlare poco.

Numero di messaggi : 909 Data d'iscrizione : 23.10.08

Recatosi immediatamente nella Sala delle Asse, egli si inchinò al Duca di Modena e si presentò:

"Vostra Grazia benvenuto a Milano, sono Morfeo Narciso Beccaria, il Gran Ciambellano in carica. Vogliate scusarmi se sono passati giorni dalla richiesta di Sua Eccellenza Ladyranocchia per invitarvi qui.
Se me lo permettete, vorrei iniziare a rimediare accompagnandovi ai vostri alloggi e dando disposizioni per sistemare i Vostri Uffici, in modo che già da domani se vorrete potremmo iniziare a discutere"

Concluse spostandosi al fianco del Duca e indicandogli lo scalone di rappresentanza; al termine della prima rampa si fermò un attimo e indicò una delle porte:

"Questo è invece il Salone dell'Aquila Nera, dove si stanno svolgendo le consultazioni con gli altri emissari riguardo le proposte da avanzare al Collegio Araldico; ovviamente avrete immediatamente accesso anche a questo tavolo."

Invitò quindi Sua Grazia a salire al piano superiore...

"Ringrazio per le indicazioni ricevuto che sono di immenso aiuto.
Raggiungerò le stanze al più presto"

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