Arrivo del Gran Ciambellano genovese

Un paggio aiutò Isabella a scendere dalla carrozza. Dopo aver sistemato l'abito, sgualcito dal viaggio, la dama guardò in alto, osservando la maestosità del Castello Sforzesco, luogo di così tanti bei ricordi passati.
Con passo deciso vi entrò dirigendosi verso un paggio

"Sono Isabella d'Altavilla, Contessa di Bolgheri e Gran Ciambellano della Repubblica di Genova, vorreste annunciare il mio arrivo al mio corrispondente milanese?" chiese non aspettandosi alcuna risposta dall'uomo

Massimiliano non poteva crederci quando venne informato dell'arrivo di Isabella.

Era veramente lei?

S'incamminò con passo svelto verso l'ingresso, stava per rivedere una cara persona con cui aveva collaborato molto tempo addietro.

Quando arrivò ella era voltata di spalle, ne era passato di tempo, ma emanava la stessa eleganza di sempre.

Si mostrò a lei e le si avvicinò, per baciarle la mano.

Isabella, mia cara...o dovrei dire Eccellenza, Contessa, è un onore ed un grande piacere per me accogliervi nuovamente a Milano.
E' passato diverso tempo dal nostro ultimo incontro, ma siete sempre splendida vedo.
Come state?

Indicandole la strada aggiunse

Ma vi prego, non restiamo in questo grande atrio a parlare, sarete stanca...accomodiamoci in salotto, dove potremmo gustare un ottimo vino.

Lo guardò.
Non poteva credere ai suoi occhi. Dopo tanto tempo ritrovava un vecchio amico proprio in quelle sale che li avevano fatti incontrare.

"Vi ringrazio Massimiliano" disse sorridendo e camminando a suo fianco diretti nel salottino "io sto bene, e Voi? Ne è passato di tempo dal nostro ultimo incontro, ricordo ancora la Vostra gentilezza nell'offrirmi la Vostra compagnia al ballo qui al Castello, non l'ho dimenticato e credo neanche i Vostri poveri piedi lo abbiano scordato facilmente" rise "sono una pessima ballerina...ma Vi ringrazio per non avermelo mai fatto notare" disse sedendosi.

Isabella, i miei piedi non hanno mai cantato di gioa come quando hanno avuto l'onore di accompagnare i vostri in quel ballo.
Non siate modesta, siete un'ottima ballerina....ed una splendida compagnia...porgendole un calice cambiò discorso...

Anche io sto bene, l'età avanza, ma lo spirito rimane quello di sempre, o almeno ci si prova. Avete fatto un buon viaggio?
Desiderate qualcosa prima d'essere accompagnata nei vostri uffici?

Isabella prese il calice e lo portò alla bocca, inumidendosi le labbra con l'ottima bevanda "Nient'altro vi ringrazio, il viaggio è stato breve e piacevole, il panorama milanese riesce sempre a stimolare il mio interesse...è così diverso da Genova, ma non per questo meno bello" disse posando il calice su un piccolo tavolino e si alzò parandosi davanti a colui al quale l'aveva da subito legata un grande affetto "Beh quanto a età avanzata io dovrei tacere, guardo i miei nipoti e mi ricordo dei giorni in cui noi giocavamo a fare i Ciambellani insieme in questi palazzi...e oggi dopo molto tempo ci ritroviamo qui, e voi non siete affatto cambiato da allora" sorrise

Che piacevoli ricordi...tutti da rivivere!
Sono certo che ne avremo occasione.

Sorrise

Mi fareste l'onore di concedermi ancora una volta il vostro braccio, per accompagnarvi negli uffici che vi spettano?

"Vi ringrazio, sarà un piacere" disse mentre, a braccetto al Cancelliere, procedeva verso gli uffici

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