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| | Pinacoteca del Ducato di Milano -Accademia Corleone | |
| | Autore | Messaggio |
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Sethunya
Numero di messaggi : 609 Località : Parma Data d'iscrizione : 19.06.12
| Titolo: Pinacoteca del Ducato di Milano -Accademia Corleone Lun 18 Apr 2016, 23:38 | |
| L'insegna della Pinacoteca fu eretta all'ingresso della struttura. I lavori di allestimento potevano procedereSua Grazia il Duca di Milano Markus GianMaria Casanova, unitamente al Consiglio Ducale in carica, aveva riconosciuto la Prima Accademia Corleone come Ente Artistico e Culturale nel Territorio del Ducato di Milano e le era stato affidato l'allestimento della Pinacoteca Ducale di Milano. Tale incarico risultava per lei di grande onore e dignità, dimostrava la fiducia che il Rettore riponeva in lei e l'incarico era particolarmente impegnativo.
Il palazzo designato all'uopo aveva uno stile nuovo ed equilibrato, caratterizzato dalla proporzione armonica delle singole parti dell'edificio. Si apriva su un cortile circondato da un elegante porticato, al cui centro il Consiglio aveva commissionato ad uno scultore locale, un Monumento equestre del Duca in carica, Markus GianMaria Casanova. Una fila di colonne sovrastate da volte a botte circondava il porticato, e dava una sensazione di spazio ed equilibrio.
Si fermò ad ammirare l'ampio cortile mentre stavano arrivando i messi che portavano le opere che sarebbero state esposte. Le tele arrivavano alla rinfusa e lei si prodigò per fare in modo che nessuna tela, nessuna cornice, nessun manoscritto venisse danneggiato. Le opere erano frutto di costante e minuzioso lavoro degli artisti accademici e ritraevano le personalità del Ducato, e ne celebravano le bellezze paesaggistiche, ne raccontavano la storia.
Nella prima sala venne esposto il ritratto del Consiglio Ducale, ossia di coloro che, rivestendo un ruolo politico prioritario, avevano contribuito a rendere possibile la costruzione della Pinacoteca e l'assegnazione della stessa all'Accademia che lei rappresentava.
Il Duca di Milano Markus GianMaria Casanova, noto come Skioppo, Barone Imperiale di GieSSen Conte di Monticelli d'Ongina e Barone di Caorso, Cavaliere di Benemerenza del Ducato di Milano.
Giudice: Sara Francesca Ferramosca, nota come Sara8383, Baronessa di Berceto, Cavaliere di Benemerenza del Ducato di Milano
Pubblico Ministero: Guybrush Ulysses Threepwood De Curtis, noto come Maxcesa,
Prefetto: Paolo Cesare Amerigo della Carmagnola, noto come Sir.paolocesare, Barone di Voghera, Cavaliere di Ronco
Portavoce : Lucreazia Ginevra Asburgo D'Argovia, nota come VenusKD, Castellana di Agazzino
Capitano: Frank William Abagnale jr, noto come Valek
Sergente: Gian Battista Accadio, noto come Fierolocchio
Ministro del Commercio: Gregorio III Appiani, noto come Gregorio., Castellano di Bassa e Viganella
Sceriffo: Bartolomeo Ortega Epelfing, noto come Guzz, Visconte di Castell'Arquato.
Ministro delle Miniere e delle Grandi Opere: Ruggero Cesare von Frundsberg, noto come Caesar94
Altri Consiglieri : Augusta Lucilla De Claudis, nota come Poppea
Gabriel Omar Luovisi, noto come Nitro. Visconte di Neirone e Cavaliere di Benemerenza di GenovaINNO ALLA GLORIA
La prode milanese juventute che al ferro e ‘l foco de lo imperatore oppose strenua forza e lance acute io vojo qui cantare con calore.
Milano che fa strano da pensare si fece amica il papa, la cui mossa avea chiaro l’intento provocare l’irosa gelosia del Barbarossa.
Milano con i dardi e le balliste sembrava di buon estro militare, ma pure con polenta e carni miste dal mondo si farà ben ricordare.
Milano cui le manca solo ‘l mare per farne dell’Enotria fulcro e perno ma colma della nevia che compare ad ogni autunno, primavera inverno.
Milano scevra del suo campanile ed orgogliosa fiera condottiera, in grado di legare il bravo e il vile accenti e lai in unica bandiera.Autore: TorceumaneMaria Grazia Montmorency inizia in età giovanile la sua attività artistica, avendo appreso e affinato l'arte della pittura dal fratello Iacopo Morosini, Barone di Motta di Livenza. Veneziana di nascita e parmense di adozione, trascorre le sua prima giovinezza a Firenze, dove impara ad amare ogni tipo di arte. Si dedica ad attività militari, diventa Comandante dei Picchieri aretini e viene eletta più volte sindaco di Arezzo. Ma nonostante svolga il suo ruolo pubblico con dedizione, dimostrando forza d'animo e determinazione, avverte un forte impulso a tradurre le sue emozioni e i sentimenti nell'arte pittorica e nella poesia. L'artista esprime nell'arte il suo animo sensibile e dolce, in una ricerca di armonia e con grande passione per il colore nella pittura e per la musicalità delle parole nella poesia. Nel periodo fiorentino diventa segretaria dell'associazione culturale “Oltre”, che promuove attività artistiche importanti, di teatro e pittura ad Arezzo. Dopo il matrimonio con Flavio Cesare Del Lion d'Oro, che la incoraggia a riprendere la sua passione per la pittura, e il trasferimento a Parma, vive una stagione di serenità in cui si dedica con equilibrio e amore alla sua famiglia, e trascorre le ore migliori nel suo atelier di pittura, all'interno del castello di proprietà dei Montmorency. Affina la sua capacità pittorica nella prestigiosa Accademia d'Arte Corleone, dove prende lezioni dal famoso Maestro di pittura Pintorotto e ambisce a migliorare ancora le sue opere. Oltre al corso avanzato di Pittura del Maestro Pintorotto, frequenta con interesse il corso di “Miniature artistiche” del Maestro Orlandino e il corso di Prospettiva paesaggistica tenuto dalla Maestra Margot.
In dicembre 1461 apre una bottega d'arte nella sua città, Parma, e riceve numerose commesse da nobili locali, ai quali non chiede pagamento, ma un'offerta al Municipio.
In marzo 1462 riceve dalle mani della Duchessa Scilaii, il riconoscimento di miglior artista del Ducato di Milano e dal Sindaco Xena1980 riceve il secondo premio di poesia, nella rassegna di Parma, con una poesia dedicata a Flavio. In collaborazione con il sindaco Maria Cristina Gattamelata e con l'assessore alla cultura, si dedica all'allestimento del Palazzo delle belle arti di Parma. Rilascia un'intervista al giornale Ducale “Res Novae Novara”, l'articolo è intitolato “Quando l'arte è generosità”
La Montmorency si appassiona inizialmente alla ritrattistica, cercando di scrutare il volto di chi le sta di fronte, leggerlo in tutti i suoi particolari, capirlo per riuscire a trasporre con la pittura ciò che vede, il tutto incorniciato da un profondo rispetto e amore per il genere umano. Nello studio della pittura paesaggistica riscopre il suo amore per la natura, e un gusto particolare per il colore. Predilige cieli al crepuscolo e paesaggi d'acqua, che le ricordano la sua amata Venezia, dove natura e arte si fondono in un paesaggio spettacolare.
Ultima modifica di Sethunya il Mer 20 Apr 2016, 21:42 - modificato 3 volte. | |
| | | Sethunya
Numero di messaggi : 609 Località : Parma Data d'iscrizione : 19.06.12
| Titolo: Re: Pinacoteca del Ducato di Milano -Accademia Corleone Lun 18 Apr 2016, 23:53 | |
| Autrice: Marzia_ - Tetti di ParmaCingi e disseti, mirabile cinta
Infelice ai basamenti fu l’arrivo del Barbarossa e sgorgò da vostre fenditure copioso sangue, fino a farvi precipitare nell’ima e fangosa fossa groviglio di legno e carne che l’occhio non distingue.
Non furon del tutto vinti i Milanesi e sanaron breccia e con mattoni vi diedero nuova e possente vita. Il fossato ai vostri piedi largo ben ventiquattro braccia si colmava d’acqua di fonte, mai putrida e ingiallita.
Dalla terra di riporto nascono imponenti i terraggi “Mirabile rotondità” scrisse Bonvesin de la Riva, abbracciate Milano e il sonno è sicuro negli alloggi mentre il dì la città appare all’osservator assai viva.Autore: Cassandra_guicciardo
Milano, la nostra capitale. E giustamente, come ogni capitale che si rispetti, è insuperabile nella bellezza. Chi non ha visto il duomo di Milano non sa di cosa si parla quando si racconta la sua magnificenza. Arrivando nella capitale, spesso si viene attratti dal naviglio e infatti agli artisti piace moltissimo ritrarli. Quale sia la magia di questi canali è difficile capirlo, sembra che esista una calamita per gli artisti d'ogni città, ed è proprio l'acqua del naviglio.
Autrice: Margot., Titolo - Tramonto sui Navigli ( Milano)
Tramonto sui Navigli
Se esiste una magia è nell’acqua dei navigli la sede che ferma e piatta Milan attraversa. Nel Gran naviglio freme in corsa, per poi posarsi nei lavatori e trovar lì pacata sede.
Scivolano sulle acque viveri e merci senza utilizzar alcun piede. E gioca l’acqua con le case che s’affaccian sull’ambita risorsa, mentre i colori del rosso del verde e del giallo fa brillar nella sua corsa. Ma si perde il fiato quando il sole, accarezzando le sue acque, nulla in cambio chiede.
Autore: Betelgeuse
Margherita Aurora Di Luna Merisi, Signora di Latera e Galleno, nasce a Livorno 17 anni or sono da Marco Giulio Di Luna Merisi e Helena Caterina Di Luna Della Scala, Signora di Castelfalfi. Giovane donna dal temperamento forte e determinato, con una spiccata propensione al dialogo vivo e fertile, sin dalla più tenera età si nutre della passione dei suoi genitori per la poesia, la pittura e dell'arte in genere e in ogni sua forma, facendone ben presto suo maggior diletto. Mostra subito una particolare disposizione ed attitudine per la pittura, il cui amore esplode ben presto in una raccolta di opere, ancora acerba nel risultato ma prima testimonianza della sua qualità di ritrattista su tela, dote che con il passare degli anni prova a migliorare e perfezionare prima privatamente e poi frequentando i corsi della prestigiosa Accademia d'Arte Corleone, non escludendo altresì il suo interesse per la narrativa e per l'arte poetica in cui si avventura più saltuariamente ma sempre con vivo estro ed entusiasmo La passione per l'arte non la allontana tuttavia dai suoi impegni comunali e repubblicani, svolgendo prima il ruolo di capitano del Porto di Livorno per tre mandati consecutivi e subito dopo come Sindaco della sua amata città per due mandati, unitamente ad altri ruoli a livello municipale che si accompagnano quotidianamente alla sua originaria lusinga artistica . Poco incline alle rigide regole di etichetta, vive in libertà sull'onda delle proprie emozioni, trasferendo su tela e carta ogni sensazione che le cattura l'animo e lo conduce verso le vie più traverse della propria mente. La frequentazione accademica imprime tecnica e metodo alle sue capacità inizialmente solo naturali, sviluppando, grazie ai consigli di Maestri di indubbia fama e stima, ciò che era solo un’insita ma ancora immatura passione. Scopre quindi l’attrattiva per la paesaggistica, realizzando alcuni dipinti che ottengono l’inaspettato quanto gradito favore dell’osservatore e maturando il lei il desiderio di spingersi oltre i noti sentieri della ritrattistica. I risultati ottenuti le conferiscono una promozione all’interno dell’Accademia stessa, nella quale, con fierezza e non poco timore, passa all’insegnamento del laboratorio di “Paesaggistica e Prospettiva”, in una nuova ed importante sfida con il proprio essere. Le sue opere, esposte durante diverse manifestazioni tenute dall’Accademia nelle terre dello Sring italico e presentate a vari concorsi pubblici, riscuotono inattesi e graditi consensi che destano nella dama maggiore consapevolezza di una virtù fino ad allora considerata sempre dilettantesca Il XX Dicembre 1461, nella città di Livorno, si unisce in matrimonio, secondo il santo rito aristotelico, con Emanuele Federico Corleone, Rettore dell’Accademia, il quale per la donna ne diviene la maggiora ispirazione nella realizzazione delle sue opere, siano esse pittoriche che letterarie. Dopo pochi mesi adottano Betelgeuse, riservata e dolce fanciulla, anch’ella dall’animo artistico, perno e frutto del loro amore incondizionato. Il VII Gennaio 1462, in virtù di una richiesta di collaborazione, l'Accademia d'Arte Corleone viene designata dal Ministro della Cultura Modenese per la creazione del nuovo Museo d’arte di Modena. A Margherita l’onore e il delicato compito di allestire e gestire la Galleria e fare di Modena una delle culle dell’Arte italica.
Ultima modifica di Sethunya il Mer 20 Apr 2016, 21:43 - modificato 1 volta. | |
| | | Sethunya
Numero di messaggi : 609 Località : Parma Data d'iscrizione : 19.06.12
| Titolo: Re: Pinacoteca del Ducato di Milano -Accademia Corleone Lun 18 Apr 2016, 23:58 | |
| Gli artisti dell'Accademia percorrevano, con le loro opere, un immaginario viaggio tra le bellezze del Ducato. Il viaggio proseguiva verso Alessandria, Civitas Nova, immersa nella pianura, suggestiva per i suoi grandi spazi solitari punteggiati d'estate dal giallo intenso della messe e interrotto solo a tratti dal cupo dei suoi boschi. L'artista aveva ritratto la chiesa di Santa Maria di Castello, un esempio di fusione di stili architettonici. Autore: Rosalba, Titolo - Chiesa di Santa Maria di Castello (Alessandria)Alessandria
Antica sei tu, o' Civitas Nova il tuo giaciglio nei borghi trova e mentre cresci tra paesi rurali rigogliosa t'accosti alle città feudali.
La difesa Alessandrina resta nella storia per i suoi tetti a punta e le robuste mura che con paglia e fango s'erigono in altura ed Alessandria della Paglia trova gloria.
La Storia narra del fù San Francesco che ammaestrò la lupa in Alessandria e da aggressiva, violenta, perentoria si tramutò in docile lupa di bosco.Autore: Emanuele_corleoneIl viaggio proseguiva, alla volta di Como, in piazza Duomo. L'occhio del poeta viene attratto prima da una coppia di rondini, dal silenzio della piazza e dalle guglie del Duomo baciate dal sole del mattino. La pittrice ha ritratto la facciata del Duomo sotto la luce della luna. La poetessa infine ha descritto le numerose bellezze della città, tra le quali spicca il lago.Duomo e Broletto (Como)
La piazza di Como si desta alle prime luci del mattino che silenzio, l'intero scenario mi avvolge e rapisce. Nell'alto del cielo si rincorre vispa , e poi svanisce, una coppia di rondini dal piumaggio color corvino.
Piazza del Duomo appare immensa, alte le guglie che come decorate trine s'elevano baciate dal sole mentre l'azzurro del cielo le avvolge come figlie ed il vento le accarezza con un soffio arrendevole.
Cammino a passo lento per non spezzar l'incanto ma il tempo intanto passa, si desterà affranto e come madre il Duomo, richiamerà i suoi figli col suon delle campane dall'alto dei navigli.Autore: Emanuele_corleoneAutrice: Betelgeuse, Titolo - Duomo e Broletto (Como)Cuore Lariano
A Nord verso Como la via è tra parchi non esimerti dall’attraversare il ponte d’Arena, scorre il Lambro sotto i suoi sette archi sei a Monza e l’ Arengario cattura la scena.
Il cammino riprendi e vedrai smeraldine all’orizzonte prime increspature leggere, sarai presto ai piedi delle Briantee colline, e del lago di Pusiano non perder belvedere.
Ancora un poco devi viandante proseguire e quando di Como rimirerai lo specchio, l’esclamazione per tal beltade non affiochire resta incantato se vuoi anche per parecchio.
Incedi lento, osserva e passa sotto porta Torre raggiungendo così il cuore indomito Lariano. Sui marmi del Broletto la vena pulsa e corre, non bastò il fuoco a irretirlo e risorse urbano.Autore: Cassandra_guicciardoRosalba nata a Volterra, genitori mai conosciuti, unico parente a lei vicino è lo zio Vittorio Alberto Guicciardini. Crescendo fa esperienza come Assessore al turismo , Vice Prefetto , entra a far parte della milizia cittadini gli Alfieri Neri di Volterra. Rosalba decise di arruolarsi nell'esercito della repubblica poi più avanti si arruola anche nella marina, nel frattempo fa altre esperienze come, sindaco, Tribuno e anche come MdM consigliere della repubblica. L'arte per la pittura era nata fin da piccola amava molto disegnare, un giorno incontrò durante i suoi viaggi Emanuele Federico Corleone che la invitò nella sua accademia per Rosalba era l'opportunità, di migliorare il suo disegno e interpretare i suoi pensieri e sentimenti nelle sue poesie e accettò con grande entusiasmo. Figlia felicissima di Emanuele Federico Corleone e di Margherita Di Luna Merisi. Già da tempo si era acceso in lei all’improvviso il fuoco che sprigiona l’arte, forse fu la partecipazione al I Concorso d‘Arte indetto nella Repubblica di Firenze dall’ Accademia Corleone, oppure fu la visita all’Accademia stessa dove constatò la fattibilità a partecipare a corsi di poesia e di narrativa nonchè di pittura e di miniatura perché per lei, come tante persone votate all’arte, un artista è più completo quando riesce ad esprimersi in tutte le discipline. Il Rettore dell'Accademia, suo padre, le conferisce la funzione di Segretario Accademico. 16/12/1461 dopo alcuni giorni di clandestinità nascosta tra le tele della bottega itinerante di Ser Pintorotto, divenne l'aiutante del maestro. Il loro progetto era quello di attraversare in lungo e il largo i regni con la bottega itinerante e diffondere l'arte della pittura. 12/02/1462 con “La storia di Laura” si classifica prima, in ex aequo, al " Il V certame della letteratura e del racconto altrimenti detto la Giostra Del Racconto di PIOMBINO", indetto da Arturo Alfavilla. 15/2/1462 Si classifica prima nella sezione narrativa con la fiaba "la principessa dei ciliegi in fiore", al III concorso "nobiltà intrighi e delitti d'onore", indetto dall'Accademia Corleone, in Piazza italica. 17/02/1462 Gestisce la Pinacoteca di Siena per conto del Rettore della Prima Accademia Corleone.
Ultima modifica di Sethunya il Mer 20 Apr 2016, 21:46 - modificato 2 volte. | |
| | | Sethunya
Numero di messaggi : 609 Località : Parma Data d'iscrizione : 19.06.12
| Titolo: Re: Pinacoteca del Ducato di Milano -Accademia Corleone Mer 20 Apr 2016, 21:15 | |
| Il Barone Imperiale di GieSSen - Conte di Monticelli d'Ongina e Barone di Caorso, Markus GianMaria Casanova Skioppo, era appena stato eletto Duca per la sesta volta e la pittrice Marzia gli fece un ritratto con il castello Sforzesco sullo sfondo, la poetessa Cassandra dipingeva la pianta della città di Milano, mentre il poeta Emrys ne decantava le lodi.Marzia_: - Ritratto del Duca Don Markus GianMaria Casanova di Milano
Milano, del ducato la capitale, di origini antiche ed ora feudale. Dai galli fondata, in un estesa pianura, solo dei romani ebbe paura.
Grandi battaglie, gloriose conquiste, lotte e aggressioni mai più riviste. Sempre si difese da ogni attacco, anche se molte volte gli fu dato scacco.
Mai si arrese, lottò con ardore, dispensando il coraggio di quando si muore. E ricompensa ne ebbe di questo vigore forgiando soldati dal grande onore.
Di questi eroi la storia è cantata, da bardi e menestrelli raccontata. Di una città che mai si arrese, dei suoi soldati e delle loro imprese.Autore: Emrys77Autrice: Cassandra_guicciardo - Ritratto della pianta del Ducato di Milano | |
| | | Sethunya
Numero di messaggi : 609 Località : Parma Data d'iscrizione : 19.06.12
| Titolo: Re: Pinacoteca del Ducato di Milano -Accademia Corleone Mer 20 Apr 2016, 21:17 | |
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| | | Sethunya
Numero di messaggi : 609 Località : Parma Data d'iscrizione : 19.06.12
| Titolo: Re: Pinacoteca del Ducato di Milano -Accademia Corleone Mer 20 Apr 2016, 21:20 | |
| Marzia pensò che le parole che aveva appena scritto con inchiostro verde sulla pergamena, con la sua scrittura un po' inclinata e dai caratteri chiari, ben esprimevano l'intento di ogni artista dell'Accademia Corleone, quando si appresta a creare un' opera. L'artista non è mosso dall'idea di rappresentare la realtà così com'è, ma di "vederla" tramite occhi nuovi, gli occhi della propria anima. Tramite le sue opere egli dona agli altri la propria visione della realtà. Amare l'arte significa dunque avere un occhio in più per guardare alla realtà e ammirarne la bellezza, comprenderne il messaggio.
L'artista Betelgeuse ha ritratto il Consigliere Cesare Omar Ludovisi detto Nitro, il poeta Emanuele Corleone ha composto versi sulle porte della città di Milano e la pittrice Horione della Scala Di Luna ha ritratto la piazza dei Mercanti di MilanoAutrice: Betelgeuse: - Ritratto Ritratto di Cesare Omar Ludovisi detto Nitro.[/list][/list][/list] La Cinta Muraria Milanese
Solide ed imponenti si erigono come baluardi forti, invalicabili, sorreggono i portastendardi Muraglie intervallate dalle sette antiche porte che accedono al nucleo dell' inaccessibile forte.
Dalla Porta Romana si scorge Parma dove con il prosciutto i palati disarma. Dalla Porta Ciccia si giunge a Pavia sino a Fornovo ci porta questa via.
Porta Vercellina anche se piccolina immette in Alessandria fino a Pavia. Mentre porta Comasina lo dice il nome nella città di Como cinge le tue chiome
Dalla porta Orienale e Porta Nuova si esce da Milano e si giunge a Verona. Rimane Porta Giova, considerata la minore che a Novara lesta accompagna il mio cuore Autore: Emanuele_corleone Autrice: Horione - Piazza dei mercanti, Milano
Horione nasce a Mantua, già nella piccola età intraprende il suo primo viaggio alla scoperta di nuovi luoghi seguendo il padre. Il suo spirito di viaggiatrice non l'abbandona, negli anni successivi varca quel confine che divide il suolo italico e si inoltra in terre sconosciute. I colori, i paesaggi, i volti, le espressioni carpite in qualche attimo di vita degli abitanti della città che passo dopo passo raggiunge, rimane impresso nella sua mente. Da li inizia la voglia di riportare su tela ciò che la circonda, nei lunghi viaggi per mare comincia a fare schizzi finiti tutti ad alimentare le fiamme del camino. Tornata a Livorno apprende l'esistenza dell'Accademia e li seguita dalla pazientemente dagli eccezionali maestri che ne fanno parte, le sue tele iniziano a trovare posto dove essere esposte.
Ultima modifica di Sethunya il Mer 20 Apr 2016, 21:26 - modificato 1 volta. | |
| | | Sethunya
Numero di messaggi : 609 Località : Parma Data d'iscrizione : 19.06.12
| Titolo: Re: Pinacoteca del Ducato di Milano -Accademia Corleone Mer 20 Apr 2016, 21:24 | |
| Mentre alcuni paggi posizionavano il ritratto di Frank William Abagnale jr, noto come Valek, Marzia pensava a come gli artisti lavoravano in Accademia. Così parlò ai visitatori della Pinacoteca.Noi artisti accademici dipingiamo ritratti conoscendo solo il nome e il volto della persona ritratta, ne conosciamo a volte il ruolo ma poche volte il carattere. Così scrutiamo il volto delle persone alla ricerca dell'anima, per capire quale espressione dare al dipinto, e quale luogo dare come sfondo al ritratto. Nel dipinto compaiono a volte i cieli che sono nella nostra anima, i paesaggi del nostro cuore e la luce degli occhi riflette i nostri stessi sogni. Pose in una teca di cristallo la poesia di Muses Helena, che cantava la storia di Pavia, la bellezza naturale e artistica del suo territorio, la sua storia e i Signori che l'avevano dominata. Accanto alla poesia pose una pergamena con un disegno di Cassandra Guicciardo, con il ritratto uno scorcio dell'incomparabile Certosa, che aveva reso famosa la città in tutto il mondo. Aggiunse alcune notizie riguardanti l'autrice del ritratto del Capitano Valek, l'insegnante di Pittura Rosa Camilla Della Torre Borgia.Autrice Rosamilla - Ritratto di Frank William Abagnale jr., detto Valek Pavia
Ticinium fu il tuo primo eccelso nome poichè su di lui ti affacci con serene ombre.
Papia dopo fu il tuo secondo nome quando longobarde mani ti cinsero di mura insubre.
Al Franco Imperatore* che ti strinse d’assedio in suo nome, a San Michele ponesti la corona d’Italia sul suo capo di licenze sgombre.
Alleata ti videro del teutonico imperatore** dalle sfaccettature policrome, ma nell’autonomia ponesti la tua decisione che, ahimè, non ne saziò la febbre.
I Visconti e poi gli Sforza saranno il tuo grande vanto, edificheranno di forme protome la certosa di Pavia che nel mondo intero ti renderà illustre e celebre.
Autore: Betelgeuse
*Carlo Magno ** Federico Barbarossa Autrice: Cassandra_guicciardo - Ritratto dello scorcio della Certosa di Pavia Nata dalla nobile famiglia dei Della Torre, Rosamilla cresce nella città di Pisa, dove si adopera in diversi ruoli nel consiglio cittadino. Appassionata di pittura fin dalla giovane età, Milla cominciò a fare dipinti di famiglia ed autoritratti , documentando le proprie nozze e quelle dei suoi cari.. La passione si faceva sempre più stimolante, finchè un giorno vagò per Pisa facendo schizzi e bozze di ogni angolo della città e realizzò la sua più grande ed impegnativa opera : “ La Mappa di Pisa “ . Entrata a far parte dell’Accademia d’Arte Corleone, e grazie all’aiuto dei maestri presenti, ha migliorato la sua tecnica, creando altre nuove opere e divenendo a sua volta maestra di Pittura…. | |
| | | Sethunya
Numero di messaggi : 609 Località : Parma Data d'iscrizione : 19.06.12
| Titolo: Re: Pinacoteca del Ducato di Milano -Accademia Corleone Mer 20 Apr 2016, 21:31 | |
| Marzia fece posizionare nella sala due ritratti che lei stessa aveva eseguito tempo addietro, quando i due signori erano rispettivamente il prefetto e lo sceriffo. Si trattava di Paolo Cesare Amerigo della Carmagnola, noto come Sir.paolocesare, Barone di Voghera, Cavaliere di Ronco e di Bartolomeo Ortega Epelfing, noto come Guzz, Visconte di Castell'Arquato. In quei dipinti aveva cercato di rendere il loro status di Nobili, e quindi li aveva ritratti con abiti preziosi e aveva cercato cornici altrettanto raffinate. Ora i due dipinti abbellivano la Pinacoteca Milanese. In una teca di cristallo sopra un cuscino di velluto verde pose la pergamena con una poesia dedicata alla Porta milanese che apre la via per andare a Lodi, Porta romana. Accanto, una pergamena dava qualche notizia sull'autore, Emrys Myrdrynn von Frundsberg.
Autrice: Marzia_ Ritratto di Paolo Cesare Amerigo della Carmagnola detto Sir.paolocesare Porta romana
Porta Romana ci conduce a Lodi, verso nuovi lidi, verso nuovi approdi. Lungo il cammino in aperta campagna, nella sua verde foresta in cerca di legna.
Gaio è il cammino, lasciando Milano alle porte, in cerca di fortuna e di buona sorte. Su di un carro od a pasto lesto, l'importante è che si arrivi presto.
Che accoglienza vi si troverà? Si dice lieta, provar di dovrà. In quella ridente città, piena di uomini di buona volontà. Autore: Emrys77 Autrice: Marzia_ Ritratto di Bartolomeo Ortega Epelfing detto Guzz Nasce a Lodi nel 1425 e qui vi cresce, ricomprendo poi nel tempo varie cariche politiche tra cui tribuno sindaco ed ora viceprefetto. Sempre impegnato per la sua città, dedica tutto se stesso in quello che fa, cercando di svolgere al meglio tutto ciò che esegue. Appassionato di arte, si diletta sia di poesia che di prosa, non disdegnando però la pittura. | |
| | | Sethunya
Numero di messaggi : 609 Località : Parma Data d'iscrizione : 19.06.12
| Titolo: Re: Pinacoteca del Ducato di Milano -Accademia Corleone Mer 20 Apr 2016, 21:35 | |
| "Conosci te stesso" La pergamena conteneva una frase di antichi filosofi, che era riportata sulla facciata del tempio di Apollo, a Delfi. Ripensando alla frase, così importante per lei, Marzia discorreva con i visitatori sul percorso artistico degli accademici.All'Accademia Corleone gli artisti e gli insegnanti svolgono un lavoro impegnativo e nello stesso tempo appassionante, in cui tutti sono coinvolti: il compito di nutrirsi di arte. Questo gioioso compito coinvolge tutti in modo corale, e svolge un importante ruolo sia per gli artisti sia per i visitatori. Fondere insieme pittura e poesia, è un gesto creativo che aiuta possedere i sensi per guardare con gli occhi dell'anima. Sia che l'opera si crei sia che si guardi o si legga, l'opera d'arte raggiunge il suo obiettivo, la conoscenza di se stessi.Mentre rifletteva e conversava con i visitatori, i suoi paggi avevano collocato al suo posto nella sala il dipinto di Rosalba, raffigurante dama Augusta Lucilla De Claudis, detta Poppea. In una teca di cristallo, appoggiata ad un drappo di velluto blu, inserì la pergamena dove il Rettore dell'Accademia, Emanuele Corleone aveva scritto una poesia ispirata alla Porta Nuova di Milano. Infine i paggi posizionarono un dipinto molto particolare, dai vivaci colori, che raffigurava il lago di Como.
Autrice: Rosalba Ritratto di Augusta Lucilla De Claudis, detta Poppea Porta Nuova
Di una struttura armonica con timpani ed architravi si erige nella piazza antica, l'austera Porta Nuova. Tra i verdeggianti arbusti il tempo mai rimuova i suoi bastioni storici dalle paraste esili e assai soavi.
Sotto l'arco cesellato che immette alla città un continuo trafilare dona vita alla comunità che prodiga ed instancabile sempre vigile stà e la sua bellezza artistica nel tempo si narrerà.
Più bella è Porta Nuova quando è vestita a festa musiche, profumi e colori ravvivano la piazza e se la guardi attento appollaiato a mò di gazza par che stia danzando volteggiando nella pista .
Autore: Emanuele_corleone Autrice: Rosalba Titolo: Ritratto del lago di Como Emanuele Federico Corleone nasce a Sulmona venticinque anni or sono, figlio di un nobile Visconte intraprese gli studi sin dalla giovane età distaccandosi dal fare politico che sempre aveva guidato la sua famiglia. Proprio da questi studi e guidato dalla passione verso l'arte, egli una volta trasferitosi in Livorno nella Repubblica di Firenze, fondò l'Accademia d'Arte Corleone di cui ne divenne Rettore. Mediante la stessa unitamente all'aiuto di allievi e mastri iniziò un voler incentivare e motivare tutti coloro che trovavano in essa, l'espressione del proprio io attraverso le infinite forme di rappresentazione pittoriche o verbali. | |
| | | Sethunya
Numero di messaggi : 609 Località : Parma Data d'iscrizione : 19.06.12
| Titolo: Re: Pinacoteca del Ducato di Milano -Accademia Corleone Mer 20 Apr 2016, 21:37 | |
| I suoi aiutanti stavano posizionando nella sala un ritratto della sua cara amica Lucrezia Ginevra Asburgo D' Argovia detta Venuskd, colei che in qualità di portavoce del Ducato di Milano, aveva dato l'avvio all'apertura della Pinacoteca Ducale. Lo aveva dipinto Ladymyha Lucia Malatesta. La rappresentava con il liuto in mano mentre era intenta a suonare. A Marzia piaceva molto questo ritratto di Lucrezia, le sembrava molto rispondente al carattere dell'amica.
In una teca di cristallo, appoggiata ad un drappo di velluto rosso, fece inserire la pergamena dove il poeta Emrys aveva scritto una poesia ispirata al mercato cittadino di Lodi, descrivendone la vivacità. A completare le opere della saletta, fu sistemato un suo dipinto della piazza di Lodi all'alba che lei stessa aveva realizzato durante una visita alla bella città del Ducato. Ovunque andasse, adorava alzarsi al mattino presto, per vedere i luoghi alla luce dell'aurora. Autrice: Ladymyha- Ritratto di Lucrezia Ginevra Asburgo D' Argovia Castellana di Agazzino detta Venuskd
Quel di, al mercato cittadino.
Di buon mattino arrivai alla porta, portando con me della mercanzia. Armato solo di spada corta, sperai di usare la diplomazia.
Vengo in città, in cerca di scambi da molto lontano, da terre remote, non certo con sgarbi ma con gioia e risate.
Io son il sindaco di Lodi venuto a portare nella vostra città insieme a tutti i miei prodi di mais e grano una buona quantità.
Da scambiare al mercato con frutta e verdura un tanto al ducato in questa beata frescura. Autore: Emrys77 Autrice: Marzia_ Titolo: Piazza di Lodi
[rp] [/list] Lucia inizia ad amare la natura grazie alle passeggiate e ai giochi all'aria aperta fatte con sua madre . Fin da piccola si soffermava ad ammirare la bellezza di un piccolo fiore e adorava restare ad osservare i colori del tramonto affacciata alla finestra o in riva al mare quando il sole di fondeva col mare. Non appena ne ebbe la possibilità iniziò a fissare su tela quelle immagini e piano piano la sua arte andò affinandosi. Grazie ai consigli dei maestri che piano piano le insegnarono tecniche e suggerimenti si cimentò anche nel ritrarre volti. Il 12 febbraio ricevette l'invito di entrare a far parte della prestigiosa Accademia d'Arte Corleone e fu onorata di accettare Mise drappi, tolse drappi, aggiunse fiori e decise finalmente di collocare in ordine sparso i suoi lavori | |
| | | Sethunya
Numero di messaggi : 609 Località : Parma Data d'iscrizione : 19.06.12
| Titolo: Re: Pinacoteca del Ducato di Milano -Accademia Corleone Mer 20 Apr 2016, 21:49 | |
| I paggi suoi aiutanti stavano sistemando nella sala un suo dipinto, un ritratto di Ruggero Cesare von Frundsberg detto Caesar94. Lo aveva rappresentato nel suo ufficio di Ministro delle Miniere e delle Grandi Opere.
In una teca di cristallo, appoggiata ad un drappo di velluto nero, fece inserire la pergamena dove la poetessa Cassandra Guicciardo aveva scritto una poesia dove un giullare parlava della guerra e della distruzione che porta ovunque.
Infine nella saletta, fu sistemato un dipinto del famoso Maestro Pintorotto, insegnante di pittura all'Accademia Corleone. L'artista, di chiarissima fama, era solito lasciare le sue opere ovunque andasse. Marzia aveva appreso da lui molti segreti dell'arte della pittura ed era orgogliosa di essere una sua allieva. Autrice: Marzia_ Ristratto di Ruggero Cesare von Frundsberg detto Caesar94
Non v'è confine [/b] Vesto del giullare i panni sgargianti e variopinti e servendomi della provocazione a rovescio versi scrivo con forti colori e di sarcasmo tinti “Guerra invoco, che sia ugual a distruttivo rovescio,
che faccia arrotar le lame delle avide parche, che porti su desco imbellettata fame, che sia miseria e non muova piatte barche, che definisca l’animo della madre infame.”
Madre che cerca invano per pargolo latte, Madre incapace di brandir come parca lama, può esser che nemico senza pensar abbatte che priva d’orgoglio pietà invoca e chiama.
Che sia Milano, Modena, Siena, Venezia o Firenze sempre la Madre avvolgerà l'immaginato nascituro tra coltri e inveirà contro umane demenze unica sua brama sarà tener virgulto al sicuro.
[/i] Autore: Cassandra_guicciardo
Autore: Pintorotto - Ritratto di Maxcesa[/list] [rp] Ser Pintorotto era originario di Viterbo .. Il padre era un ricco mercante che accortosi della bravura del figlioletto nel disegno lo fece andare a bottega dal bravissimo e famoso Pinturicchio a Perugia.. Diventato un valente Pittore venne mandato dal suo maestro ad Albenga per eseguire degli schizzi per un opera ordinata da una famiglia del luogo .. Ser Pinto si trovò tanto bene che decise di restare ed aprire una sua bottega.. Qui prende come allievo Orlandino che poi si rivelò bravo quanto il maestro .. In seguito la cittadina si spopolò e lui decise di andare nel fiorentino dove incontrò Emanuele Corleone che gli propose di diventare uno dei maestri nella accademia di arte della famiglia Corleone. | |
| | | Sethunya
Numero di messaggi : 609 Località : Parma Data d'iscrizione : 19.06.12
| Titolo: Re: Pinacoteca del Ducato di Milano -Accademia Corleone Mer 20 Apr 2016, 21:52 | |
| Con soddisfazione Marzia osservò che il numero dei visitatori della pinacoteca aumentava ogni giorno. Rivolgendosi a loro espose una pergamena dove aveva scritto una frase che esprimeva una sua idea sull'arte. L'artista crea ogni volta che l'anima ha sete della bellezza. L'arte non è realtà, ma il modo che ha l'artista di vedere la realtà. E' quindi un'interpretazione, l'espressione di un bisogno di bellezza che c'è nell'anima dell'artista. E dunque l'artista aiuta a vedere la realtà come un sogno, dà della realtà una visione che si discosta dalla realtà stessa quel tanto che basta per dare serenità ed equilibrio.Sembrava fosse lei in persona, Sara Francesca Ferramosca, nota come Sara8383, Baronessa di Berceto, Cavaliere di Benemerenza del Ducato di Milano osservava i visitatore da un ritratto dipinto con maestria dalla Maestra Margherita Aurora Di Luna Merisi in Corleone, meglio conosciuta come Margot.
Accanto al ritratto, Marzia espose una significativa poesia di Cassandra Guicciardo, che descriveva con vivezza un dialogo tra il doganiere e i mercanti che di buon mattino entrano nella città di Milano da Porta Cicca per recarsi alla Piazza dei Mercanti.
I versi di Cassandra rappresentavano una tappa importante del viaggio immaginario nel Ducato di Milano, così come il quadro successivo, che ne rappresentava una struttura caratteristica.
L'ultima parete della saletta fu occupata da un dipinto di Horione Della Scala Di Luna che rappresentava il ponte coperto sul fiume Ticino a Pavia, che collegava il centro storico cittadino e il resto della città con il pittoresco quartiere, di Borgo Ticino. Il ponte era composto da cinque arcate, completamente coperto, e aveva due portali alle estremità e una piccola cappella religiosa al centro. Autrice: Margot. Titolo: Ritratto di Sara8383 Porta Cicca
Frizzante e gaia è l’aria quando di buon mattino, s’avvia operoso il cittadino. T’attraversa e reca cibaria.
Allor di gente l’avanti e indietro, desta il solerte e puntiglioso doganiere che lesto chiede: “chi siete Messere?” "Son soffiatore e reco meco sottile vetro."
"Io son della piana coltivatore porto mais e biondo grano, per sfornare cibo sovrano. Ci attende della città il core.
Verso Piazza dei Mercanti siam noi tutti diretti, allegri e assai schietti. Lungi dall’esser briganti!" Autore: Cassandra_guicciardo Autrice: Horione - Ritratto del Ponte coperto e Duomo (Pavia)
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| | | Sethunya
Numero di messaggi : 609 Località : Parma Data d'iscrizione : 19.06.12
| Titolo: Re: Pinacoteca del Ducato di Milano -Accademia Corleone Mer 20 Apr 2016, 21:56 | |
| Muses Helena Corleone aveva ritratto Gian Battista Accadio, noto come Fierolocchio, egli è stato sergente del Ducato di Milano. Il dipinto lo ritrae il Messere con la sua spada nel fodero, leggermente appoggiato ad una balaustra.
I messi aiutanti di Marzia posizionavano una pergamena con una poesia di poesia di Cassandra Guicciardo dentro ad una teca con un cuscino di velluto rosso. La poesia raccontava la leggenda della costruzione della Certosa di Pavia. Una leggenda popolare collega la fondazione ad un episodio avvenuto durante una battuta di caccia. Gian Galeazzo Visconti si sarebbe impantanato nel terreno acquitrinoso, suscitando le risa di un gruppo di donne presenti. Al che, irritato, avrebbe gridato: “Brutte femmine, qui costruirò una Certosina, dove non entrerà né femmina né fantina!”
A completare la saletta, una notturno della Chiesa di S. Maria del Carmine di Pavia, della giovane pittrice Ladyblu, che ha saputo rendere con rapide pennellate la bellezza di questa facciata, decorata in stile gotico lombardo, in cui sei pilastri con guglie dividono la facciata in cinque campi verticali dove s'inseriscono tre portali e quattro grandi bifore che sembrano ricamate, con uno splendido rosone al centro sopra le due bifore centrali. Autrice: Betelgeuse - Consigliere Fierlocchio (Milano) Per ripicca fu prima pietra
Impaludato da fango rimase e alle comari che si facean di lui gioco piccato Gian Galeazzo così rispose:
“Brutte femmine, qui costruirò una Certosina, dove non entrerà né femmina, né fantina!”
Così narra la leggenda che pose la Certosa tra Milano e Pavia. Ma attenti altro vi è sotto le suole e quanto un carro è larga la via.
Autore: Cassandra_guicciardo Autrice: Ladyblu - S. Maria del Carmine Pavia
[rp] ( LADYBLU )Matilde seconda figlia di Carlo e Eleonora nacque quando il fratello, poco più che bambino, aveva già lasciato la casa paterna diventando scudiero per seguire la carriera militare Abituata a essere al centro dell’ attenzione, viziata e coccolata, le era permesso seguire le esercitazioni con una spada dalla punta smussata, più che altro disturbava i cavalieri in allenamento tormentandoli con le proprie esibizioni. La sua seconda passione erano i fiori e i loro colori . La madre, visto l’interesse della piccola, cercò di avvicinarla al ricamo, invitandola a scegliere i fili e a abbinare i colori, le fece provare con l’ago a creare i fiori ma la bimba preferiva correre nei prati e rimanere sdraiata ad ammirare la natura che la circondava Un giorno arrivò a palazzo un pittore famoso per ritrarre la famiglia, subito Matilde si incuriosì e cominciò a tempestare di domande il Maestro “ma come fai a mettere due colori insieme e ne esce un altro … è una magia?” gli chiedeva, ricordando le feste di palazzo con giullari, maghi e giocolieri Il pittore le rispondeva gentilmente e rassicurava la madre, preoccupata dall’invadenza della figlia “Madonna tranquilla, Matilde è curiosa ma non disturba” Alla fine per proseguire nel proprio lavoro le diede una tavolozza sporca di colori, un pennello e una tela dove erano abbozzate prove dell’artista, Matilde si innamorò del colore rosso e ne ricoprì la tela. L’esperienza le piacque moltissimo e fu così che scoprì la pittura | |
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