Arrivo del Duca di Laighean

Arrivò senza fanfara. Non portava né nobili trappole né camminava con grazia o compostezza. Sebbene puliti e tinti con note di miele e noce, i suoi vestiti erano più adatti a un vagabondo che a un uomo di stato. Trascinò i piedi mentre camminava. Una barba trasandata, macchiata di sale e l'odore della brezza dell'oceano, si era sviluppata durante i suoi viaggi. Guardò i parapetti del castello mentre contemplava le sue ragioni per visitare; mentre lo faceva, teneva la mano protettiva lungo la parte superiore di una cartella piena di carta.

Ben presto si concentrò sulle porte del castello e si avvicinò con un minimo di fretta. Estrasse alcuni documenti e un sigillo dalla sua valigetta, mostrandoli alle guardie:

"Duca Darcello di Laighean (anche Rettore di Laighean, studioso itinerante e scultore di tutti i laighiani), qui per un incontro diplomatico, invitato da Armando Enea Bentivoglio (noto anche come Lo Scorpione)."

Non conosceva la lingua e si affidava a un traduttore per scrivere per lui. Era molto lontano da casa e la sua mente andava alla deriva di tanto in tanto. Ma avrebbe fatto qualsiasi cosa per il suo ducato e i suoi alleati, e per quanto ne sapeva, i suoi documenti erano in ordine.

Armando, vista la calura estiva insopportabile, aveva di fatto spostato il suo ufficio nel giardino del Castello, all'ombra del grande albero che svettava al centro del prato.

Aveva addosso una camicia ed un pantalone leggeri.
Ultimamente aveva preso l'abitudine, nei momenti non ufficiali, di indossare comodissimi e freschi abiti informali.

Vide da lontano una delle guardie avvicinarsi in fretta e furia al grande albero.

Eccellenza, il Duca di Laighean, Sua Eccellenza Darcello, è arrivato e vi attende all'ingresso.

Armando sorrise alla guardia, alzandosi ed avviandosi con lui all'ingresso del castello.

Una volta giunto lì, vide una persona, come lui, vestita in abiti normalissimi, che stringeva gelosamente al petto una cartella piena di documenti.

Si avvicinò a lui con un sorriso, allargando le braccia.

Darcello!Benvenuto al Castello Sforzesco!

Armando gli strinse calorosamente la mano dandogli un'amichevole pacca sulla spalla.
Non si erano mai visti ma si erano scambiati parecchie missive, giungendo al primo accordo delle loro relazioni diplomatiche.
Mettere da parte le formalità.

Spero tu abbia fatto buon viaggio, anche se immagino sia stato parecchio lungo e faticoso!
Vieni, accomodati mentre aspettiamo il Gran Ciambellano che sicuramente è stato informato del tuo arrivo!
Posso offrirti qualcosa?

Armando indicò alcune poltrone dove avrebbe potuto accomodarsi e riposarsi per il lungo viaggio.

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Armando, given the unbearable summer heat, had in fact moved his office into the garden of the Castle, in the shadow of the large tree that stood in the middle of the lawn.

He was wearing a light shirt and trousers.
Lately he had taken the habit, in unofficial moments, of wearing very comfortable and fresh informal clothes.

From a distance he saw one of the guards hastily approach the great tree.

Excellency, the Duke of Laighean, His Excellency Darcello, has arrived and is waiting for you at the entrance.

Armando smiled at the guard, getting up and going with him to the entrance of the castle.

Once there, he saw a person, like himself, dressed in normal clothes, jealously clutching a folder full of documents.

He approached him with a smile, spreading his arms.

Darcello! Welcome to Castello Sforzesco!

Armando shook his hand warmly, giving him a friendly pat on the shoulder.
They had never seen each other but exchanged several letters, reaching the first agreement of their diplomatic relations.
Set formalities aside.

I hope you have had a good trip, even though I imagine it was a long and tiring journey!
Come, sit down while we wait for the Grand Chamberlain who has surely been informed of your arrival!
Can I offer you something?

Armando pointed to some armchairs where he could sit and rest for the long journey.

Luna, informata dell’arrivo di Darcello, raggiunse l’ingresso dove lo trovò in compagnia di Armando.

Duca, ben arrivato. Spero il viaggio non sia stato troppo faticoso.
Ho fatto preparare i vostri uffici, dove potrete sistemarvi.
https://castellodimilano.forumattivo.com/f47-ambasciata-del-regno-d-irlanda

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Luna, informed of the arrival of Darcello, reached the entrance where she found him in the company of Armando.

Duke, well arrived. I hope the trip was not too tiring.
I had your offices prepared, where you can settle down.
https://castellodimilano.forumattivo.com/f47-ambasciata-del-regno-d-irlanda

Darcello ha trattenuto le sue opinioni sul viaggio; non sembrava opportuno portarli in questo momento. Era contento di essere arrivato, ma era ancora più desideroso di andare al lavoro. Con la mano sinistra che teneva insieme i documenti, allungò la mano destra e agitò quella di Armando. La sua stretta di mano era di media fermezza, benché le sue dita si aprissero a strane angolazioni. “Armando! I’m glad to have met you in person at last!” Mentre Armando gli diede una pacca sulla spalla, fece un passo avanti e si voltò in modo che i due uomini si trovassero ora fianco a fianco.

“Oh, I’m quite fine, but thanks for the offer. I doubt it will take long, and I’m fine with standing.” Per fortuna, non ha dovuto aspettare molto a lungo. “Grazie,” rispose alla signora che si avvicinò a loro. Ben presto seguì con Armando a rimorchio.