Il Gran Ciambellano di Modena seguiva sicura a qualche passo di distanza il Duca, al suo fianco il segretario che reggeva una cartella in cuoio contenente alcuni documenti della nobile e il Barone, scelto dal Principe quale rappresentante della nobiltà modenese.
Un drappello di soldati in alta uniforme, l'aquila ed il leone di Modena finemente ricamati, scortava la delegazione di nobili verso l'entrata del Palazzo Sforzesco. Giunti in cima alla scalinata i picchieri di guardia li squadrarono facendo battere sulla pietra le lunghe lance e disponendole al proprio fianco permettendo così l'accesso ai nobili modenesi all'interno dell'androne dove un rappresentante milanese incaricato dell'accoglienza degli ospiti si fece avanti.
Anna accelerò il passo giungendo a fianco del Duca seguita come fosse un'ombra dal segretario
"Mio Signore, col Vostro permesso mi occuperò io delle presentazioni"
Un cenno del capo da parte del Duca e il Gran Ciambellano andò in testa al piccolo corteo fino a quando non incontrò il rappresentante milanese
"Buon uomo, siamo qui su invito di Vostra Grazia il Duca di Milano
Si interruppe volgendo uno sguardo al segretario che prontamente estrasse una pergamena dalla cartella e la porse all'uomo
"Vi pregherei dunque d'annunciare al Gran Ciambellano di Milano l'arrivo della delegazione modenese: Sua Grazia Alessandro Antares Ferrari, XXIV Duca di Modena, Barone di Maranello; Sua Eccellenza Anna Iolanda Scarlett Espero, Gran Ciambellano di Modena, Viscontessa di Sermide e Sua Eccellenza Debellaccioni degli Ordelaffi, Barone di Montegibbio"