Medoro si trovava a passare dagli ingressi del castello quando colse alcune parole dirette ad una guardia da parte di un prelato. Si avvicinò quindi alla coppia, ponendosi di fianco alla sentinella.
"Vostra Eccellenza" - esordì il giovane - "perdonatemi se mi intrometto, ma mi è capitato di sentire casualmente la vostra presentazione."
Facendo una pausa per dare il tempo all'uomo di accorgersi di lui, continuò sorridendo verso il Vescovo.
"Mi chiamo Medoro Pignatelli e ho l'immeritato onore di ricoprire la carica di Ambasciatore del Ducato di Milano presso la Santa Chiesa Aristotelica. Se non avete nulla in contrario, vi terrò compagnia nell'attesa dell'arrivo del Gran Ciambellano. Innanzi tutto, avete qualche desiderio particolare dopo il viaggio che vi ha portato presso il nostro castello?"
E rimase in attesa di una risposta, mentre la guardia si allontanò per avvisare chi di dovere della visita.